Il sistema delle precedenze nella mobilità del personale docente, educativo ed ATA rappresenta un meccanismo fondamentale per garantire il rispetto di particolari esigenze personali e familiari, nonché per tutelare diritti specifici riconosciuti dalla normativa vigente. Il Contratto Collettivo Nazionale Integrativo (CCNI) disciplina con precisione l'ordine e le modalità con cui vengono assegnate tali precedenze, determinando l'assegnazione delle sedi in fase di trasferimenti e passaggi.
Le precedenze vengono applicate nelle operazioni di mobilità territoriale e, in alcuni casi, anche in quella professionale. Esse si suddividono in diverse categorie che seguono un ordine di priorità stabilito dalla normativa. Di seguito, analizziamo i principali criteri e le tipologie di precedenza previste.
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Le principali categorie di precedenza
- Personale con gravi condizioni di salute: include il personale non vedente e gli emodializzati, che hanno diritto a una precedenza assoluta nei trasferimenti e nei passaggi di cattedra e di ruolo.
- Personale trasferito d’ufficio: i docenti e il personale ATA che negli ultimi dieci anni siano stati trasferiti d’ufficio in quanto soprannumerari hanno diritto al rientro prioritario nella scuola o istituto di precedente titolarità, a condizione che abbiano presentato domanda ogni anno.
- Personale con disabilità o che necessita di cure continuative: rientrano in questa categoria i lavoratori con invalidità superiore ai due terzi o con minorazioni gravi, oltre a chi necessita di cure continuative per patologie gravi come la chemioterapia. In questi casi, la precedenza è valida solo se viene indicato come prima preferenza il comune in cui si trova il centro di cura.
- Assistenza ai familiari con disabilità: comprende il personale che assiste un coniuge, un figlio o un genitore con disabilità grave, oltre ai tutori legali di soggetti disabili. In determinati casi, anche fratelli e sorelle possono ottenere la precedenza, purché i genitori siano impossibilitati a prestare assistenza.
- Personale con figli minori: i genitori di figli minori di sedici anni, compresi quelli adottivi e affidatari, possono usufruire della deroga ai vincoli triennali di permanenza in una sede.
- Personale con genitori ultrasessantacinquenni: i figli di genitori che abbiano compiuto 65 anni nell’anno di presentazione della domanda possono usufruire di una precedenza, anche se il genitore non è in condizioni di disabilità.
- Personale rientrante nel comune di precedente titolarità: riguarda i docenti trasferiti d’ufficio o a domanda condizionata che intendono tornare nel comune di origine.
Condizioni per fruire della precedenza
Per ottenere la precedenza, è necessario rispettare alcune condizioni specifiche:
- Ordine delle preferenze: il docente deve indicare come prima preferenza il comune o il distretto in cui si trova la scuola di titolarità, il centro di cura o il familiare assistito.
- Documentazione: deve essere allegata la certificazione medica per le condizioni di disabilità, nonché l'attestazione dell'ente previdenziale o sanitario per le cure continuative.
- Continuità della richiesta: per il personale trasferito d’ufficio, è necessario presentare domanda ogni anno per non perdere il diritto alla precedenza.
Precedenza e mobilità interprovinciale
Alcune precedenze, come l’assistenza al genitore con disabilità, sono valide anche per la mobilità interprovinciale. Tuttavia, in questi casi è necessario che il docente indichi la provincia in cui risiede il familiare assistito e che fornisca tutta la documentazione necessaria.
Conclusione
Il sistema delle precedenze rappresenta un equilibrio tra il diritto alla mobilità dei lavoratori della scuola e la necessità di garantire continuità didattica e organizzativa nelle istituzioni scolastiche. Grazie a questo meccanismo, il personale con esigenze specifiche può ottenere un trasferimento prioritario, a condizione che rispetti le regole previste dal CCNI. Per una gestione ottimale della propria domanda di mobilità, è fondamentale conoscere le normative e compilare la domanda con attenzione, includendo tutti gli allegati richiesti.
Per ulteriori dettagli e aggiornamenti, si consiglia di consultare la normativa vigente e i documenti ufficiali rilasciati dal Ministero dell'Istruzione.