Negli ultimi mesi, molti docenti risultati idonei nei concorsi ordinari e straordinari del 2020 hanno sollevato legittimi dubbi sul motivo per cui non risultano prioritari nelle procedure di immissione in ruolo per l’anno scolastico 2025/2026. Con questo articolo, la Confasi Scuola vuole offrire un quadro normativo chiaro e aggiornato, a tutela e informazione di tutti i lavoratori del comparto scuola coinvolti.

Il criterio alla base della nuova priorità nasce da una precisa disposizione legislativa contenuta nel Decreto-Legge n. 45 del 7 aprile 2025, che modifica il precedente DL 59/2021. Vediamo i punti principali che regolano l’ordine di priorità per le immissioni in ruolo.

1. Priorità normativa ai concorsi PNRR

L’art. 2, comma 1 del DL 45/2025 stabilisce che:

  • Le graduatorie dei concorsi banditi a partire dal 2023 (PNRR1 e PNRR2) possono essere integrate fino al 30% di idonei rispetto ai posti banditi.
  • Queste graduatorie hanno priorità di utilizzo rispetto a quelle dei concorsi 2020 (ordinario e straordinario), dopo le nomine dei vincitori.

Ne deriva un ordine di precedenza così strutturato:

  1. Vincitori concorso ordinario 2020
  2. Vincitori concorso PNRR1 (2023)
  3. Vincitori concorso PNRR2 (2024)
  4. Idonei PNRR1 (fino al 30% dei posti)
  5. Idonei PNRR2 (fino al 30% dei posti)
  6. Idonei concorsi 2020 (ordinario e straordinario)

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2. Nessuna graduatoria unica né scorrimento completo

I concorsi PNRR non producono graduatorie a scorrimento integrale come quelle del 2020. L’integrazione al 30% è limitata solo agli idonei che hanno superato la prova orale e solo per un periodo massimo di tre anni.

3. Le graduatorie 2020 sono “ad esaurimento”

Ai sensi dell’art. 47 del DL 36/2022, le graduatorie del concorso ordinario e straordinario 2020 sono state trasformate in graduatorie ad esaurimento. Tuttavia, queste possono essere utilizzate solo dopo l’esaurimento dei vincitori e idonei PNRR.

4. Finalità PNRR: 20.000 assunzioni entro il 2025

L’obiettivo politico e finanziario del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) è chiaro: reclutare 20.000 nuovi docenti entro il 31 dicembre 2025. Questo ha spinto il legislatore a dare priorità alle graduatorie nate in seno ai bandi PNRR, considerate più snelle e rapide.

5. Cosa accadrà dopo il triennio?

A partire dall’a.s. 2026/27, se le graduatorie PNRR saranno esaurite, potranno essere attivati elenchi regionali di idonei a partire proprio dai concorsi 2020. Questo restituirà piena centralità a chi oggi si sente “scavalcato”.

In sintesi:

  • È la legge a stabilire la priorità: PNRR prima, concorsi 2020 dopo.
  • Il superamento è temporaneo: le graduatorie PNRR valgono solo per tre anni.
  • Le graduatorie 2020 restano valide: verranno utilizzate per i posti residui e dopo il triennio PNRR.

Conclusioni

La Confasi Scuola continuerà a vigilare affinché vengano rispettati i diritti di tutti i docenti idonei, a prescindere dall’anno di concorso. Riteniamo importante che la normativa venga applicata con trasparenza e criteri di equità, senza generare ingiustificate aspettative o alimentare il ricorso a contenziosi inutili.

Ricordiamo che il quadro normativo di riferimento è il Decreto-Legge 45/2025, art. 2, in corso di conversione parlamentare.