Con l’avvicinarsi delle operazioni di mobilità, immissioni in ruolo e, successivamente, delle assegnazioni provvisorie, è importante chiarire a cosa serve l’organico di diritto e chi ne beneficia. Questo tema è centrale nella gestione del personale docente e, indirettamente, anche in quella ATA.
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L'organico di diritto rappresenta la dotazione stabile di posti assegnata ogni anno alle istituzioni scolastiche. È definito entro aprile e comprende solo posti strutturali, cioè previsti a lungo termine per assicurare la continuità dell’offerta formativa. Non si tratta, quindi, di posti provvisori o flessibili.
Questi posti vengono utilizzati prioritariamente per:
- Mobilità: servono a garantire il diritto al trasferimento o passaggio di cattedra/ruolo dei docenti a tempo indeterminato.
- Immissioni in ruolo: una parte viene riservata per assumere nuovi docenti dalle graduatorie di merito concorsuali e dalle GPS.
- Assegnazioni provvisorie: solo i posti residui da mobilità e immissioni possono essere utilizzati per rispondere a esigenze temporanee, ma la maggior parte di queste assegnazioni avviene sull’organico di fatto.
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L’organico di diritto è quindi un punto di equilibrio tra continuità didattica e diritti contrattuali del personale scolastico. Il suo corretto dimensionamento è essenziale non solo per garantire la presenza stabile dei docenti ma anche per programmare assunzioni e spostamenti in maniera equa.
Le immissioni in ruolo possono avvenire solo sui posti vacanti e disponibili in organico di diritto, così come per i trasferimenti. Le assegnazioni provvisorie, invece, intervengono in una fase successiva e solo sui posti residui o di organico di fatto (come le deroghe sul sostegno).
Non va confuso l’organico di diritto con l'organico dell’autonomia, che comprende anche ore di potenziamento e spezzoni utili per progetti scolastici, o con l'organico di fatto, che invece tiene conto di esigenze temporanee e contingenti.
In sintesi, possiamo dire che:
- L’organico di diritto è la struttura portante su cui si fonda l’avvio dell’anno scolastico.
- Garantisce diritti contrattuali al personale in servizio, sia nei trasferimenti che nelle nuove assunzioni.
- Rappresenta lo strumento principale per garantire la continuità didattica.
Ricordiamo a tutti gli iscritti che il sindacato Confasi Scuola è disponibile a fornire consulenza completa per la compilazione delle domande di mobilità e per ogni dubbio legato all’organico di diritto.
Normativa di riferimento: Legge 107/2015, CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021, Ipotesi di CCNI mobilità 2025-2028.