Il Decreto Ministeriale n. 156 del 24 febbraio 2025 rappresenta un passaggio cruciale per la formazione dei futuri docenti delle scuole secondarie di primo e secondo grado. Il provvedimento stabilisce i criteri per l'autorizzazione dei posti e le modalità di selezione per l’attivazione dei percorsi di formazione iniziale degli insegnanti per l'anno accademico 2024/2025.
Obiettivi e finalità del decreto
Il decreto è stato adottato in conformità con le normative vigenti in materia di reclutamento e formazione docenti, in particolare facendo riferimento al DPCM del 4 agosto 2023, che ha definito il percorso universitario e accademico di formazione iniziale. L'obiettivo principale è garantire un numero adeguato di insegnanti abilitati, in linea con il fabbisogno espresso dal Ministero dell'Istruzione e del Merito e con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
Principali disposizioni del decreto
Il DM 156/2025 stabilisce le seguenti disposizioni:
- Autorizzazione dei posti disponibili: il numero di posti per la formazione iniziale dei docenti è determinato su base regionale, in relazione alla domanda del sistema scolastico e alle risorse disponibili nelle università e istituzioni AFAM (Alta Formazione Artistica, Musicale e Coreutica).
- Metodologia di ripartizione: il fabbisogno fornito dal Ministero dell'Istruzione è stato aumentato del 30% rispetto all'anno precedente per garantire una maggiore selettività nelle procedure concorsuali e una più equa distribuzione territoriale.
- Selezione dei candidati: laddove la domanda superi il numero di posti disponibili, le università e le istituzioni AFAM potranno attuare una selezione locale.
- Percorsi formativi: la formazione iniziale prevede un monte ore specifico, crediti formativi universitari (CFU) e tirocini per garantire una preparazione adeguata.
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Allegati A e B: dettagli sulla ripartizione dei posti e titoli valutabili
Il decreto è accompagnato da due allegati fondamentali:
- Allegato A: specifica la ripartizione regionale dei posti disponibili per le varie classi di concorso. Viene data priorità alle discipline con maggiore carenza di insegnanti.
- Allegato B: definisce i criteri di valutazione dei titoli per l'accesso ai percorsi formativi. Tra questi, vengono assegnati punteggi aggiuntivi a lauree con votazione elevata, master, dottorati di ricerca e certificazioni linguistiche di livello C1 e C2.
Implicazioni per i futuri docenti
Il DM 156/2025 rappresenta un'importante opportunità per coloro che aspirano a intraprendere la carriera docente. Tuttavia, introduce anche nuove sfide:
- Maggiore competitività nelle selezioni per accedere ai percorsi formativi.
- Necessità di titoli qualificanti, come master e certificazioni linguistiche, per ottenere punteggi più alti.
- Ridefinizione dell'offerta formativa universitaria per rispondere alle nuove esigenze del sistema scolastico.
Conclusione
Il Decreto Ministeriale 156/2025 si inserisce nel quadro delle riforme previste dal PNRR per migliorare la formazione degli insegnanti e garantire una scuola di qualità. Per i docenti in formazione, è essenziale conoscere i dettagli del provvedimento e prepararsi adeguatamente per affrontare le nuove modalità di selezione.
La Confasi Scuola continuerà a monitorare l’applicazione del decreto e fornirà supporto ai docenti interessati, affinché possano affrontare con consapevolezza e preparazione questo nuovo percorso di formazione e reclutamento.
Riferimenti normativi: - Decreto Ministeriale n. 156 del 24-02-2025 - DPCM 4 agosto 2023 - Legge 21 dicembre 1999, n. 508 - Decreto legislativo 13 aprile 2017, n. 59 - PNRR, Missione 4, Riforma 2.1