Il compenso del personale ATA (Amministrativo, Tecnico e Ausiliario) è regolato dal CCNL e tiene conto di diversi fattori, come l’area di appartenenza, l’anzianità di servizio e l’eventuale attribuzione di incarichi specifici. L’obiettivo principale del contratto collettivo è garantire una retribuzione equa e adeguata alle competenze e responsabilità del personale scolastico.

Vediamo nel dettaglio come viene strutturato il compenso per il personale ATA.

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Componenti del compenso:

  • Stipendio tabellare: lo stipendio base varia in base all’area di inquadramento del personale (A, B, C, D) e all’anzianità di servizio. Ogni scatto di anzianità consente un aumento dello stipendio.
  • Compensi accessori: a seconda delle attività svolte, il personale ATA può ricevere compensi aggiuntivi per incarichi specifici o per attività straordinarie, come ad esempio l’apertura o la chiusura dei plessi scolastici, o attività legate alla sicurezza.
  • Retribuzione professionale ATA (RPD): è una quota fissa aggiuntiva che spetta al personale ATA in virtù delle loro mansioni quotidiane e della professionalità acquisita.
  • Fondi per incarichi specifici: il personale che riceve incarichi speciali in aree come la sicurezza o la gestione tecnologica può accedere a fondi extra previsti dal CCNL.

Incentivi legati alle attività aggiuntive

  • Funzioni miste: compensi per chi ricopre ruoli trasversali o si occupa di più ambiti.
  • Progetti di istituto: eventuali fondi previsti per la partecipazione a progetti scolastici innovativi o di miglioramento dell’organizzazione scolastica.

Stipendio medio: lo stipendio del personale ATA varia, ma per un assistente amministrativo o tecnico l’importo annuo può oscillare tra i 18.000 e i 24.000 euro lordi, a seconda dell’anzianità e degli incarichi.

Infine, il personale ATA può beneficiare di eventuali bonus o indennità per funzioni aggiuntive che vengono concordati a livello di istituto, e possono partecipare al fondo per il miglioramento dell'offerta formativa.

Normativa di riferimento: CCNL Istruzione e Ricerca 2019-2021.